giovedì 12 giugno 2014

IRRINUNCIABILE APERITIVO DELLE 19 (anche a Sciacca)



L’aperitivo delle ore 19 è ormai diventato un rito irrinunciabile, una vera e propria occasione di incontro e socialità. E ogni città lo vive in modo diverso. Nato a Milano con l’happy hour si è passati allo «spritz» veneto e friulano, diventato una vera e propria moda. Crisi economica, moda e il poco tempo a disposizione sono alla base del mutamento delle abitudini degli italiani e soprattutto dei giovani. Un’abitudine che risale all'antichità in cui molti popoli facevano precedere la cena da una bevanda aromatica, più o meno alcolica. Lo scopo era quello di stuzzicare l'appetito, una funzione questa che si intuisce anche nell'etimologia della parola «aperitivo», che deriva dal latino «aperire»: aprire, iniziare appunto. L’aperitivo è l’occasione per ritrovarsi con gli amici in un contesto piacevole e rilassante, che favorisce la socialità e che non ha bisogno di un’organizzazione complessa (come per esempio la prenotazione). In pochissimi casi i locali frequentati per l’aperitivo non servono cibo, mentre quasi in un caso su tre si opta per la formula tradizionale di patatine, noccioline e olive. La scelta del locale dipende principalmente dall’accessibilità, da un ambiente che favorisce la socializzazione e dalla qualità di ciò che si beve e si mangia. Il prezzo è una variabile importante ma non principale. Ma l'aperitivo diventa importante per la funzione sociale che riveste. E’ anche un momento di incontro, un'occasione per socializzare sorseggiando qualcosa di fresco e gustoso. Con il tempo alla bevanda si sono aggiunti i classici salatini, ma anche verdure sott'olio e sott'aceto, pizzette e focaccine o tartine più elaborate. Ma la vera svolta del rito dell'aperitivo è avvenuta negli ultimi anni. Facile capire, in questo nuovo contesto, come l’orario dell’aperitivo scivoli sempre di più verso sera fino a sovrapporsi alla cena, trasformandosi in aperi-cena. 
Nelle grandi città del Nord Italia soprattutto, dopo il lavoro e le lezioni in università i giovani si riversano nei locali alla moda e nelle piazze all'aperto per sorseggiare cocktail alcolici, accompagnati spesso da stuzzichini che assomigliano a vere e proprie portate. Se in origine indicava «l'ora felice» (generalmente dalle 18 alle 19) in cui gli alcolici costavano la metà, per la città da bere di oggi l'happy hour può durare ben più di un'ora (si va avanti anche fino a tarda serata) ed è accompagnato da pietanze calde e fredde. Da qualche tempo l’aperitivo è molto apprezzato anche nelle regioni del mezzogiorno, e anche si sta diffondendo anche se con orari differenti che si prolungano oltre le 23. Sono tanti soprattutto nel storico saccense i locali che offrono ricchi buffet a base di pizza, focacce, verdure fritte, insalate, ma anche paste fredde e calde. E non è raro che vengano proposti anche sapori esotici abbinati in modo creativo con la cucina italiana, come sushi e couscous. 
All'aperitivo, quindi, l'arduo compito di creare movimento e dinamismo in città?

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