La
Festa del lavoro o Festa dei lavoratori veniva celebrata per
ricordare l'impegno del movimento sindacale e i traguardi raggiunti dai
lavoratori in campo economico e sociale e fino a qualche tempo fa aveva senso
festeggiarla.
Senza andare a scomodare la Costituzione Italiana, articoli e documenti che tutelano il lavoro e il lavoratore secondo voi la festa del lavoro ha
ancora valore???
A
mio avviso ormai è una festa superata, che non ha più senso di esistere almeno
nel nostro Paese.
Ma
di che festa dei lavoratori stiamo parlando: di quelli che hanno perso il
lavoro, di quelli che lo cercano o di quelli che tutti i giorni lottano per mantenerlo?
In
Italia il tasso di disoccupazione è al 13%. (dati de Il Fatto Quotidiano di oggi, aggiornati a Marzo 2015), la disoccupazione giovanile è ancora cresciuta e si
attesta al 43%, in pratica 1 giovane su 2 non ha un lavoro.
I fortunati che ne possiedono uno sono costretti a
stringere i denti e accettare turni massacranti, condizioni assurde e pagamenti miserevoli.
E vogliamo parlare della categoria giovani? eh, non
di quelli di Sanremo, ma di quelli sottopagati, statisti, sfruttati, abituati ad essere
pagati “appena possibile”?
Ricordo con nostalgia il periodo dell’adolescenza
quando, animata dai valori della buona politica, dell’uguaglianza,
dell’amicizia, scendevo in piazza, insieme ai compagni della Sinistra Giovanile
di Sciacca, a lottare per i diritti dei lavoratori, perché ci credevo. Era
bello credere tutti insieme in ideali che
oggi mi appaiono lontani chilometri.
Che senso ha la festa dei lavoratori
se tutti in questo giorno lavorano? (il supermercato sotto
casa, solo per fare un esempio, è aperto. Gli impiegati, non hanno più giornate
di festa o domeniche. Ma non è
anche per loro la festa dei lavoratori?)
Mentre tutti saremo in agriturismo a scegliere tra mangiare
olive verdi o formaggio caprino,
o Roma al mega concerto del Primo Maggio, chi pensa allo stato d’animo delle 50 famiglie
di lavoratori delle Terme di Sciacca che un lavoro non ce l'hanno più?
Chi pensa ai ragazzi che tutti i giorni mandano decine e decine di curriculum vitae in Italia, all’estero senza ricevere mai risposte, chi ci penserà?
Quando in Italia ci sarà meritocrazia, uguaglianza e buona politica potremo riparlare di festa dei lavoratori, fino ad allora sarà solo un altro giorno per mangiare carne arrostita o anticipare il weekend.
Tanti auguri a tutti i lavoratori!