venerdì 6 giugno 2014

CHE FINE HANNO FATTO I VINI POP?



Vini Pop" é/era il nome del progetto lanciato, più di due anni fa, dall’Assessorato Regionale all’Agricoltura in collaborazione con l’Assessorato ai Beni Culturali e l’Istituto Regionale Vini e Olii di Sicilia in qualità di ente certificatore e depositario del marchio. 
Il lancio avvenuto nel marzo 2012 prevedeva la vendita di vino in formato brick e bag in box della varietà Catarratto Igp e Nero d’Avola Igp alla quale si sarebbero aggiunte altre varietà. I vini pop si prensentavano alla stampa e ai consumatori con un packaging accattivante, colorato, senza dubbio originale che “usava” addirittura una celebre opera di Antonello da Messina a sottolineare il connubio, forse un po' forzato in questo caso tra vino e cultura.
Tantissimi i commenti positivi da parte dei redattori, giornalisti o semplici esperti del settore, che elogiavano la mossa adoperata dalla nostra regione, quasi una strategia brillante che aveva un non so che di culturale. La speranza era di sconfiggere la crisi in cui versava a quel tempo e in realtà, peggio ancora dopo l’entrata in vigore del famoso articolo 62 della legge 27/2012 in materia di relazioni commerciali e pagamenti, il mercato del vino. Pochi, ma forti, i commenti negativi che già dall’inizio interpretavano i Vini Pop come un’azione spreca soldi e del tutto infruttuosa.
Da quel marzo 2012 non se ne è saputo più nulla...
Quale è stata la mossa culturale? Qualcuno mi sa spiegare se c’è stato un ritorno economico? E ancora ma che fine hanno fatto i Vini Pop?



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